A motivo di una pandemia senza precedenti nella storia umana, il vaccino è stata quella piccola luce in fondo a un tunnel buio e tortuoso. Tuttavia, nonostante questo barlume di speranza, sono stati segnalati, seppur in rarissimi casi, effetti collaterali molto importanti sopraggiunti in seguito alla somministrazione del vaccino prodotto dalla multinazionale biofarmaceutica AstraZeneca. In seguito a queste gravi segnalazioni, il comitato tecnico scientifico è intervenuto prontamente convogliando la somministrazione di tale vaccino a persone che avessero superato i 60 anni di età. Comunque restava aperta una questione non certo irrilevante: chi aveva assunto la prima dose del suddetto vaccino, cosa avrebbe dovuto fare al momento della seconda dose, visto i casi severi segnalati? Anche in questo caso il comitato ha fornito delle indicazioni precise. Per la seconda dose bisognava ricorrere necessariamente a una vaccinazione eterologa.
Cosa è la vaccinazione eterologa
Per vaccinazione eterologa si intende un ciclo di vaccinazione combinato per cui le dosi sufficienti per raggiungere il completamento del ciclo, vengono adottati appositamente vaccini differenti che possono utilizzare nel contempo anche modalità o tecnologie diversificate. In altre parole, un ciclo vaccinale tipico inizia con un determinato vaccino e conclude il ciclo con il medesimo. Il discorso è diverso per l’eterologa. In questo caso il ciclo vaccinale inizia con un determinato vaccino ma termina non con la somministrazione dello stesso ma appunto, con un altro diverso. Quindi, coloro con un età inferiore ai 60 anni che hanno iniziato il ciclo vaccinale con il prodotto di AstraZeneca, termineranno il ciclo con uno dei due vaccini ad mRNA messi a disposizione dalle aziende farmaceutiche Pfizer e Moderna.
Vaccinazione Eterologa e Green pass
Durante l’uscita progressiva dalla pandemia, un termine sentito altrettanto frequentemente dopo la parola “Covid”, è senza ombra di dubbio il Green pass. Ma cosa è esattamente? Si tratta nient’altro di una normale certificazione elettronica che accerta e attesta però l’avvenuta vaccinazione anti-covid, oppure l’avvenuta guarigione dallo stesso, o ancora che attesti un test recente con esito negativo. Il green pass è reso necessario per chi per motivi di lavoro deve viaggiare in tutto il territorio nazionale. Uno dei problemi riscontrati e di conseguenza segnalati da molti italiani è sebbene avessero terminato il ciclo vaccinale con eterologa, la summenzionata vaccinazione è risultata sul pass come prima dose e non come ciclo di immunizzazione completo. Ovviamente si è trattato di un errore tecnico di cui il Ministero se ne è occupato tempestivamente per risolvere questo fastidioso disguido.
Cosa dicono gli esperti
A seguito dei casi avvenuti dopo la somministrazione del vaccino prodotto da AstraZeneca, sono stati sollevati diversi interrogativi sull’efficacia e sulla sicurezza del vaccino combinato. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato uno dei primi a sottolineare la sicurezza e l’efficacia garantiti dalla vaccinazione eterologa. Anche alcuni esperti si sono espressi al riguardo, come ad esempio l’infettivologo Massimo Galli che ha raccomandato degli esami di accertamento per valutare il grado di risposta degli anticorpi e quindi in base a questo, se procedere o meno con l’eterologa. Sebbene i dati a disposizione fossero esigui, ha comunque permesso a Galli di esprimersi positivamente riguardo l’eterologa. Di diverso avviso invece è il microbiologo Andrea Crisanti, il quale sostiene che, invece, i dati a disposizione sono insufficienti per una valutazione e, in base a ciò, lui stesso non farebbe mai la vaccinazione eterologa.
Conclusione
In mezzo a questo labirinto, è facile perdersi. Ma l’unica linea guida da seguire è sen’altro la propria coscienza e, soprattutto, il buon senso. Per oltre un anno, la televisione ha annunciato i dati funesti delle vittime della pandemia, ora che il vaccino è finalmente disponibile, non bisogna lasciare posto a dubbi o congetture. La sicurezza personale è importante, ma anche i dati lo sono. Solitamente seguire la via che ha intrapreso la maggioranza, in tutta sicurezza e tranquillità, resta sempre la via migliore.