Finalmente arriva un aiuto concreto per tutte le famiglie: l’assegno unico per ogni figlio.
E’ stata infatti approvato il decreto-ponte, la norma per l’assegno unico universale alle famiglie con figli.
Si tratta per ora di un assegno temporaneo, che verrà erogato per sei mesi, valido da luglio a dicembre 2021 per le famiglie con figli da 0 a 18 anni
La misura “ponte” partirà dunque dal 1° luglio di quest’anno ma solo per i disoccupati e per i titolari di partita IVA, ovvero coloro che non hanno accesso agli assegni familiari.
Nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri si legge infatti che’ l’assegno “ponte” spetta ai soli nuclei che non possiedono i requisiti per accedere agli assegni al nucleo familiare già in vigore; questi ultimi, invece, continueranno ad essere corrisposti alle famiglie di lavoratori dipendenti e assimilati.’
Prende forma così una nuova idea di sostegno alle famiglie che prevederà una volta a regime, presumibilmente dagli inizi del 2022, un aiuto concreto rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza,e che varierà di importo in maniera inversamente proporzionale al livello di Isee.
Chi ha diritto all assegno unico: Requisiti
Possono fare domanda per l’assegno unico, lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti con un isee fino ai 50mila euro. Inoltre, possono farne richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza.
Per le altre categorie escluse l’attesa è per il 2022.
La finalità ultima del decreto-ponte è quella di assorbire definitivamente una serie di bonus famiglia (bonus bebè, bonus natalità e adozioni, assegni nuclei familiari, bonus per nuclei familiari numerosi) e scatterà con l’inizio dell’anno 2022.
L’assegno unico familiare consiste in un assegno mensile a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico.
Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se:
- è iscritto all’università;
- è un tirocinante;
- è iscritto a un corso professionale;
- svolge il servizio civile;
- svolge un lavoro a basso reddito.
E’ importante sapere che l’assegno unico verrà erogato solo a chi è in possesso della cittadinanza italiana o del permesso di soggiorno europeo. É inoltre necessaria la residenza nel territorio italiano per almeno due anni,.
Sono ammessi cittadini italiani e Ue aventi un contratto di lavoro di almeno sei mesi.
Più dettagliatamente, per poter fare richiesta dell’assegno unico è necessario rispondere ai seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere domiciliato e residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
- il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità
Quando fare domanda per assegno Unico 2021?
Si potrà inoltrare la domanda per ottenere l’assegno unico figli 2021, non appena verranno resi disponibili i moduli sul sito dell’inps.
La domanda per l’assegno unico va presentata in via telematica all’Inps o presso Caf e Patronati, secondo le modalità che verranno indicate entro il 30 giugno 2021.
Per le domande presentate successivamente alla data indicata, l’erogazione partirà dal mese di presentazione della domanda.
In tal caso, verranno corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2012.
Qualora si soddisfino i presupposti per percepire l’assegno unico, l’erogazione dell’assegno partirà dallo stesso mese di presentazione della domanda e verrà accreditato sull’ Iban del richiedente o mediante bonifico domiciliato.
In caso di affido condiviso dei minori, l’assegno può essere accreditato in misura pari al 50% sull’Iban di ciascun genitore.
Quale ISEE per assegno unico?
Avranno diritto a fare richiesta e ad usufruire dell’assegno unico, i nuclei familiari con un isee fino ai 50mila euro.
Quindi seguito alcuni esempi degli importi:
- Un lavoratore autonomo con un Isee di 33.989 euro e tre figli minorenni a carico riceverà poco più di 169 euro al mese.
- Un percettore di Reddito di cittadinanza con Isee di 7.500 euro e tre figli a carico avrà diritto a 632 euro mensili.
- Ad un lavoratore dipendente con reddito di 56.300 euro e due bambini spetteranno invece 178 euro al mese contro i 103 euro attuali.
Per chi ha figli disabili sono previsti 50 euro in più.
Secondo lo scenario prospettato l’80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21. Il calcolo è legato alla considerazione secondo cui 8 famiglie su 10 hanno un Isee sotto i 30 mila euro.
Il quadro favorirebbe autonomi e incapienti, categorie oggi escluse dagli assegni familiari.
Assegno unico figli a carico: Tabella
L’assegno unico dunque, non sostituirà ancora gli assegni famigliari ma provvederà ad ampliare la platea dei beneficiari, comprese molte famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza che riceveranno sulla propria carta, il pagamento del sussidio, con l’aumento riguardante l’assegno unico.
Per quanto riguarda gli aumenti, questi dipenderanno soprattutto dal valore dell’ISEE e dal numero dei figli presenti nel nucleo familiare.
Qui di seguito Puoi scaricare il pdf della tabella importi dell’assegno unico per i figli: